domenica 4 settembre 2011

CRONACHE DI MERDIA


Stamattina ho aperto l'armadio per prendere un vestito e sono stata risucchiata dal caos del mancato cambio stagioni di almeno due lustri.
Perciò mi sono ritrovata in un uno bizzarro universo parallelo, il reame di Merdia, una dimensione da cui si esce solo con una manovra da 45 miliardi, solo che non la sanno fare. E allora sono condannata a rimanere qui, così imparo a tenere in ordine gli armadi.
Però neanche qui li sanno tenere tanto in ordine, specialmente il capo del governo, mette gli scheletri alla rinfusa e quelli ogni tanto rotolano fuori.
E allora lui si incazza e dice stupito al telefono "Questo è un Paese di merda" e gli altri si complimentano: "Bravo, Presidente, sono 20 anni che ci sta lavorando, visto che bel capolavoro le è riuscito?
Onore al merito" Però si capisce che non è soddisfatto, c'è tanta povera gente che muore negli alloggi impropri dove si è rifugiata dopo avere subito uno sfratto, l'ultimo un povero cristo di Ciriè, vicino Torino, che dormiva in una Punto con la sorella, ma è ancora poca: perciò mette nella manovra un bel po' di tagli agli enti locali così non c'è modo di fare assistenza sociale e questi disgraziati crepano tutti.

Me ne vorrei andare di qui, c'è un tanfo insopportabile che esce dalla casa del capo del governo, l'ha sentito pure lui, non è un'impressione mia, ma c'è un incantesimo che impedisce di fare la manovra.
Cioè, fanno una manovra di Merdia, ma un mago ha fatto una magia per cui si scordano che l'hanno fatta e ogni giorno devono ricominciare da capo. Un po' lo fanno pure apposta, serve a cercare di spiazzare l'opposizione che non fa in tempo a criticarla che già ne hanno fatta un'altra.
E' una tattica geniale per non fare parlare l'opposizione.

Ma dov'è finito il mio armadio? Mi ci devo assolutamente ributtare dentro, qui a Merdia il capo del governo telefona a brutti ceffi e pure latitanti che gli dicono che non c'è una donna che si rifiuti di andare con lui gratis: ecco, gli mettono queste strane idee in testa e non vorrei che lo incontro e mi tocca spiegargli che io no, mi dispiace, ma vengo da un'altra dimensione, non sapevo che il mio armadio era uno stargate e sono capitata qui per caso.
Però c'è da dire che è di buon cuore: dà centinaia di migliaia di euro a tutti i bisognosi, basta che siano ricattatori, papponi e faccendieri, agli onesti inceve no, quelli evidentemente se la sanno cavare da soli.

Sono preoccupata, il capo dell'opposizione ha detto sconsolato che non sa cosa succederà la prossima settimana, aiuto, voglio tornare a casa, qui sto vedendo cose che voi umani non potete nemmeno immaginare. Per esempio c'è un paese qui a Merdia, si chiama Merdò, dove ci sono brutti ceffi che reclutano gli extracomunitari: li fanno lavorare ore ed ore sotto il sole per riempire casse di pomodori, li fanno dormire in baracche uno sopra all'altro e poi li pagano pochi euro.
E se qualcuno fiata lo massacrano di botte. Da noi queste robe succedevano all'inizio del Novecento, qui accadono ancora.
Forse sarà per questo che con raro senso dell'autocritica il tizio che governa Merdia da 20 anni ha detto che è un Paese di merda.

Qualcuno mi venga a prendere, qui non ci si può proprio stare, hanno anche un altro brutto vizio: gli imprenditori invece di occuparsi degli affari delle loro aziende si sono messi in mente di fare politica. Appena avvertono che al governo non c'è nessuno capace di fare i loro interessi scendono in campo come una squadra di calcio. Questo che governa adesso l'ha fatto 20 anni fa per farsi gli affaracci suoi, ma adesso è completamente fuori di testa e allora gli altri stanno scaldando i muscoli ad un altro imprenditore un po' più decente.
Ed è proprio una malattia endemica! Ogni tanto qualcuno va ad un convegno, ascolta uno che dice robe un po' più sensate del tizio che governa ed esclama:"Grandioso! Io questo qui lo candiderei subito!" Specialmente se ha un nome olezzante e quindi ritenuto efficace per arieggiare il tanfo di Merdia.
Veramente la regola sarebbe che chi sta al governo deve fare gli interessi generali, ma qui a Merdia sono incappati in un equivoco: pensano che l'interesse delle aziende sia l'interesse generale.

No, qui è proprio un manicomio, pensate che c'è un altro tizio che sta al governo pure lui che vuole fare la secessione da Merdia e nessuno gli dice: "Incomincia ad andartene dal governo, se vuoi fare la secessione da te stesso?"

No, qui le cose sono tutte sottosopra, devo assolutamte trovare il modo di ritrovare il mio armadio.
Ma adesso basta a parlare di me: voi lì come ve la passate?

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